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La pianta del mese di Luglio: il Castagno

La pianta del mese di Luglio: il Castagno

Aggiornato il 10 lug 2024

Durante la stagione estiva, si fanno più fastidiosi disturbi quali gambe gonfie e pesanti, formicolii alla pianta dei piedi da cattiva circolazione venosa, gonfiori e edemi dovuti a ritenzione idrica, cellulite più o meno grave. Tutte queste problematiche sono fortemente interconnesse tra loro e ci parlano di una congestione del sistema circolatorio, a carico soprattutto dei vasi venosi e linfatici.
Se, quando parliamo di vasi venosi, facciamo riferimento a un fluido, il sangue, che si muove anche grazie al pompaggio del cuore, nel caso della linfa questa ha bisogno delle contrazioni muscolari per essere trasportata. Contraendosi e rilassandosi, i muscoli funzionano come una vera e propria pompa che favorisce il ritorno dei liquidi verso l'alto e la loro successiva eliminazione. Quando l'azione muscolare viene meno, per esempio a causa di una eccessiva immobilità, la linfa tende a ristagnare accumulandosi nei tessuti e dando origine a edemi e gonfiore. Diventano quindi fondamentali almeno 30 minuti al giorno di attività fisica come ad esempio una bella passeggiata nella natura.
Senza contare che del sistema linfatico fanno parte non solo i vasi, ma anche organi e tessuti come il timo, la milza e le tonsille. Perciò aiutare il sistema linfatico con il movimento e con determinati rimedi naturali contribuisce anche a difenderci e a sostenere il sistema immunitario.

La pianta del mese di Luglio: il Castagno


Il Castagno è una pianta che cresce in numerose specie nelle regioni temperate del nostro emisfero. La maturazione dei suoi frutti, le castagne, ha da sempre segnato il passaggio alla stagione autunnale, quando la natura offre i suoi ultimi tesori dolci e calorici che sosterranno gli uomini durante i tempi più freddi.
Gli alberi di Castanea sativa e di Castanea vesca sono di grandi dimensioni, con tronchi dal diametro anche molto importante, ma presentano in numerose loro caratteristiche una spiccata caratteristica di movimento e spinta verso l'alto: le foglie seghettate hanno un lungo picciolo e corrono a spirale verso l'alto, le infiorescenze ad amento si sviluppano come scie di luce esplosiva che salgono al cielo e il ceppo, appena tagliato, sviluppa in fretta numerosi nuovi polloni dimostrando una grande carica energetica.
Proprio da questi fiori, Edward Bach ottenne il rimedio Sweet Chestnut che porta luce e risolleva coloro che si trovano ad affrontare un momento di profonda oscurità, in cui il peso da reggere sembra premere inesorabilmente verso il basso.

La pianta del mese di Luglio: il Castagno


Molto famoso è il Castagno dei Cento Cavalli, che l'UNESCO nel 2006 ha dichiarato "Monumento messaggero di pace". Si trova alle pendici dell'Etna, nel comune di Sant'Alfio, nella città metropolitana di Catania, e si pensa che abbia dai duemila ai quattromila anni. E' il più grande e antico d'Europa, con una circonferenza del tronco di ben 23 metri e un'altezza pari a 22 metri.
Narra la leggenda che in tempi antichi sotto la sua chioma riuscirono a ripararsi da una tempesta una regina con cento suoi cavalieri in sella ai loro fedeli destrieri.
Un'altra leggenda narra che, all'interno del suo ampio tronco, abitava un'intera famiglia che aveva ricavato qui la sua abitazione, insieme a un essiccatoio per le castagne.
Nonostante le sue dimensioni, la spinta verso il movimento che caratterizza il Castagno non si riflette solamente nel suo portamento, ma anche nei rimedi naturali a base di gemme di Castagno. In gemmoterapia il Castagno è il drenante linfatico per eccellenza.


Il gemmoderivato di Castagno stimola e rinforza le funzioni i capillari, i vasi e i gangli linfatici, migliorando la circolazione linfatica e facendo in modo che le tossine vengano allontanate dai tessuti, riversate prima nei vasi linfatici e poi in quelli ematici e infine convogliate verso il rene per l'eliminazione.
Nonostante spesso venga indicato come "diuretico", tra i miei clienti sono stati rari i casi in cui il primo effetto del Castagno fosse stato quello di implementazione della diuresi. Non ci si aspetti un effetto diuretico come con Aparine o con Gramigna, che sono per altro tinture madri, e non gemmoderivati!
La sua azione è più a livello di drenaggio della tossine che rallentano la circolazione e affaticano gli scambi tra i tessuti, mentre non va a incidere sul rene, quindi può essere assunto anche da chi soffre di patologie renali. L'azione sull'emuntore rene è indiretta, come conseguenza del sostegno all'attività linfatica.
Nel FitoEmbrioEstratto di Castagno, il macerato glicerinato delle gemme si trova in concentrazioni molto maggiori.


E' indicato in caso di:
- edemi da stasi venose e linfatiche degli arti inferiori, quali cellulite, varici, linfedemi, lipodistrofie, edemi alle caviglie
- drenaggio linfatico per esempio anche in caso di asciti, congestione mammaria e degli arti superiori post-mastectomia, intossinazione connettivale post-infezione, catarri, morbillo, necessità di fare un drenaggio delicato per esempio in inverno, eccetera
Può essere assunto anche in gravidanza, in caso di edemi alle caviglie in gravidanza si può aggiungere al Macerato Glicerinato di Castagno anche l'olio essenziale di Mandarino.
E' uno dei pochi gemmoderivati la cui assunzione consigliata non è di 50-75 gocce più volte nell'arco della giornata, ma si raccomanda invece la diluizione della dose giornaliera in un litro d'acqua da sorseggiare nell'arco della giornata.


Dato che il Castagno agisce a livello di circolazione sia linfatica sia venosa, viene spesso abbinato ad altri Macerati Glicerinati a tropismo venoso, come ad esempio:
- il Gemmoderivato di Sorbo, che tutela la parete vascolare e riduce la sua infiammazione, evitando che i liquidi passino dall'interno del vaso verso l'esterno, dando origine a edemi e pesantezza
- il Gemmoderivato di Ippocastano, attivo sia sul microcircolo capillare, sia sulle vene di grosso calibro come la safena e le vene emorroidarie.
Infine, il Castagno viene spesso assunto insieme al Gemmoderivato di Linfa di Betulla, che agisce sempre sul drenaggio delle tossine, ma focalizzandosi di più sull'acqua presente nel nostro corpo, piuttosto che sulla linfa. Anche la Betulla linfa si può assumere diluita all'interno di un litro di acqua da bere durante la giornata.

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