Aggiornato il 26 dic 2024
L'Alloro è considerato fin dalle epoche più antiche una pianta leggendaria capace di conferire abilità magiche, e in alcuni Comuni italiani corrisponde all'Albero della Befana. Per esempio a Vignanello, piccolo borgo in provincia di Viterbo, e in alcune località liguri, i genitori colgono delle fronde di alloro e, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, allestiscono il cosiddetto Albero della Befana. Adornando le fronde con frutta secca, agrumi, dolciumi e piccoli doni per i bambini, festeggiano il giorno che chiude le festività natalizie e apre un nuovo anno.
I popoli pagani e i Romani credevano che, durante la notte del 6 gennaio, le ninfe di Diana sorvolassero campagne e boschi per aprire un nuovo anno di caccia e raccolta. Le tradizioni cristiane hanno poi trasformato la figura delle ninfe in quella di una strega buona che, dopo aver incontrato i Re Magi, riempì il suo sacco di dolciumi e andò di casa in casa a consegnarli ai più piccoli, cercando tra loro il famoso Gesù Bambino.
Ma che cosa c'entra l'alloro con la Befana?
In realtà non si conosce bene da dove provenga questa tradizione, certo è che l'origine di questo arbusto viene fatta risalire proprio a una ninfa, Dafne, la quale cercò di proteggersi dall'insistenza del dio Apollo trasformandosi in pianta. Apollo, venuto a conoscenza di questa metamorfosi, trasferì l'alloro-Dafne presso il suo tempio, del quale divenne la pianta sacra.
Solamente la Pizia, sacerdotessa di Apollo, poteva masticarne le foglie, che si credeva fossero fondamentali per conferirle le sue capacità divinatorie. Grazie alle foglie di alloro la Pizia prevedeva il futuro, così come era credenza comune tra i contadini italiani che le foglie di alloro triturate nascoste sotto il cuscino donassero la capacità di avere sogni premonitori durante il sonno.
Forse per questo l'alloro divenne poi anche il simbolo della poesia e delle arti, venne posto sul capo dei più grandi poeti della storia, compreso Petrarca, che in suo onore chiamò la sua musa Laura, dando il via a una moda onomastica che dura ancora oggi, con più di 200.000 "Laure" solo in Italia (tra cui la nostra dottoressa di Pinarolo Po!).
Forse per questo è arrivata fino a noi la tradizione di porre l'alloro sul capo dei laureati oppure potrebbe derivare dalla consuetudine degli imperatori romani della dinastia augustea di porre sul loro capo una corona d'alloro in segno di sapienza e vittoria.
Questo deriverebbe da un segno di buon augurio che la moglie di Cesare Augusto ricevette appena prima che il marito diventasse imperatore: un'aquila lasciò cadere sul suo grembo una gallina perfettamente sana con un rametto di alloro nel becco.
Livia Drusilla piantò quel rametto e adottò quella gallina, e ne nacque un popolato gruppo di pennuti che vissero all'ombra di un boschetto di allori fino a qualche mese prima della morte di Nerone, ultimo imperatore della dinastia giulio-claudia fondata da Augusto stesso. Con la caduta, l'intero bosco seccò alla radice e morirono tutte le galline.
Benefici dell'Alloro in Fitoterapia
Alle foglie e alle bacche di alloro sono associate proprietà astringenti, diuretiche e stimolanti dell'appetito.
Infusioni delle parti verdi della pianta sono invece utilizzate per alleviare i sintomi dell'ulcera gastrica e i dolori associati a coliche e flatulenza.
Tuttavia, è nelle gemme e nell'olio essenziale che l'Alloro esplica funzioni molto particolari e uniche:
Il Macerato Glicerinato di Alloro è un antinfiammatorio e antisclerotico di tutte le ghiandole del nostro organismo.
Questa funzione potrebbe sembrarti secondaria? Vediamo bene quando ci potrebbe servire il Gemmoderivato di Alloro:
- ghiandole lacrimali: secchezza oculare, sindrome di Sjogren
- ghiandole salivari: sindrome di Sjogren
- pancreas: coadiuvante in pancreatite
- tiroide: noduli, tiroiditi, tumori benigni, supporto alla terapia farmacologica in adenomi
- gonadi maschili: orchite
- prostata: prostatite
In quali dosaggi? Almeno 50 gocce 2 volte al giorno in acqua a stomaco vuoto.
L'olio essenziale di Alloro è attivo sul cavo orale, sull'intestino e sull'apparato osteomuscolare.
In bocca, è un rimedio efficace in caso di afte, gengiviti, stomatiti, parodontalgie e micosi.
Viene poi utilizzato in caso di enteriti virali, enterocoliti con spasmi (aggiunto alla tintura madre di Angelica), e come antifermentativo nelle difficoltà digestive associate a flatulenza.
E' poi un rimedio dotato di proprietà antinfiammatorie, antireumatiche e analgesiche su dolori ossei, muscolari, articolari e cartilaginei. E' massaggiato anche puro su zone di ridotta ampiezza interessate da artriti deformanti, artrosi, artrite reumatoide, artrite psoriasica, sciatalgie e reumatismi freddi. Agisce come defaticante intenso dopo lo sport.
La parola chiave di questo olio essenziale è "governare" e infatti a livello del sistema nervoso centrale permette di governare e riordinare:
- i pensieri, migliorando la concentrazione
- le emozioni, anche in caso di crisi
- i frutti di ciò per cui si è lottato, senza pensare già al prossimo obiettivo con insoddisfazione, ma godendoseli almeno per un po'.
Se pensi che uno dei rimedi a base di alloro ti possa servire e vuoi qualche info in più su come assumerlo, non esitare a scrivermi su whatsapp o via mail. Puoi scrivermi anche se vuoi prenotare una consulenza naturopatica con me.
Buona Befana e buon anno con INNESTI!
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