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La pianta del mese di Settembre: il Prugnolo

La pianta del mese di Settembre: il Prugnolo

Aggiornato il 21 set 2024

Sicuramente vi è capitato di scorgere, magari sulle alte rive che circondano un ruscello, o lungo una scarpata sassosa, o in un terreno incolto, povero e abbandonato, di intravedere un piccolo cespuglio dal tronco quasi nero, ricoperto di spine.
Molto probabile che si alzasse da quel cespuglio un suono variegato di una miriade di piccole vite che al suo interno si proteggono: insetti dal ronzio indaffarato, comunità di uccelli dai cinguettii vivaci, e tanti altri animali che al riparo di quei rami scurissimi hanno costruito la loro routine, al riparo da sguardi indiscreti e minacciosi.

Se ripasserete di lì verso il finire dell'inverno o la primavera, noterete che sui rami neri sono comparsi tanti piccoli fiorellini solitari ravvicinati, con la corolla formata da cinque delicati petali bianchi, che emergono direttamente dal legno. Le foglie compariranno dopo i fiori e solo con l'arrivo della stagione fredda nasceranno i frutti, piccole bacche non commestibili finché non hanno superato il primo gelo.
Si tratta dei ritmi propri del Prugnolo, un albero in un certo senso chiuso in sé stesso, resistente ma non appariscente, “affetto da nanismo”, diceva il botanico Pelikan, che sostanzialmente se ne infischia dei ritmi che gli verrebbero imposti dall'esterno e si fa gli affari suoi.
Questa gabbia di spine diventa l'habitat ideale per proteggere uccelli e piccoli animali, per i quali fornisce un'ottima difesa.

La pianta del mese di Settembre: il Prugnolo

Come abbiamo già visto per tutte le altre piante negli scorsi mesi, le sue caratteristiche botaniche e caratteriali si riflettono poi nelle sue attività salutistiche.
Il Prugnolo o Spino Nero (Prunus spinosa) è un rimedio molto indicato durante il cambio di stagione che porta al freddo, soprattutto nei soggetti ipostenici.
I soggetti ipostenici, così definiti prendendo in prestito le categorie oligoterapiche di Ménétrier, detti anche soggetti Manganese-Rame (Mn-Cu), o soggetti fosforici delle costituzioni omeopatiche, sono coloro che da bambini hanno faticato un po' a crescere e a dare consistenza alla propria sostanza scheletrica, che da adolescenti potrebbero aver avuto un ritardo puberale, che sono particolarmente sensibili al freddo, all'umidità e al cambio di stagione, soprattutto in inverno quando diminuisce la quantità di luce.
Ti riconosci? Aspetta che ti dico ancora qualcosa in più, così cerchiamo di capire meglio se anche nella tua costituzione c'è un aspetto ipostenico!

La pianta del mese di Settembre: il Prugnolo

Sei un soggetto ipostenico?

Diciamo che non sei ipostenico se tendi ad essere irritabile, impulsivo, con ansia da anticipazione, ipereccitazione psichica, elevate secrezioni a livello delle mucose, per esempio a livello dello stomaco, che si manifestano con intensi bruciori, acidità, reflussi, bocca amara, oppure con fenomeni di tipo colitico con dissenteria. Un soggetto di questo tipo, che fatica ad arrestare il flusso di pensieri, che iper-reagisce a ciò che gli viene incontro dall'esterno e che difficilmente riesce ad abbandonarsi al riposo, è un tipo Manganese, iperstenico, che non si ritroverà tanto nel carattere del Prugnolo.

Se invece ti senti tendenzialmente più triste, malinconico e chiusa in te stessa, ti tieni tutto dentro, in atteggiamento di difesa rispetto all'esterno, allora è più probabile che in te ci sia una componente ipostenica.
Potresti avere un metabolismo piuttosto rallentato, con la possibilità di avere alterazioni della glicemia e una scarsa produzione di succhi digestivi. Potresti avere da tempo qualche alterazione della flora batterica intestinale, con un po' di gonfiore addominale e tendenza alla lentezza intestinale.
Quando ti ammali, potresti avere qualche lineetta di febbre, che potrà perdurare anche per una settimana, e contribuire alla generale sensazione di stanchezza e rallentamento che senti un po' tua.
Potresti ammalarti e avere difese immunitarie relativamente poco efficienti, assi ormonali dei surreni e delle gonadi abbastanza lenti che ti portano a muoverti, reagire, o ad esserti sviluppata a livello ormonale con i tuoi tempi, talvolta più lenti della media. Tutto avviene nei tempi che sono tuoi propri, a volte con qualche difficoltà nelle ripartenze, nell'adattamento a nuovi ritmi e ai cambi stagionali, che spesso ti colgono impreparata, ti affaticano, ti scombussolano.
Oltre all'elevata sensibilità e recettività batterica (recidive di otiti, faringiti, bronchiti, raffreddori), vivi spesso in uno stato di ipersensibilità dal punto di vista psichico. Lo si notava già quando eri piccola e molto irritabile nella fase di dentizione, tanto quanto da adulta, dove fai fatica a stabilire dei confini rispetto a ciò che dall'esterno ti invade e ti pervade, e ti causa una certa variabilità dell'umore difficilmente prevedibile.

Se abbiamo appurato che sei, almeno in parte, un soggetto ipostenico, allora il Prugnolo fa davvero per te in questo periodo! Ti proteggerà con i suoi rami forti e spinosi dalle ingerenze esterne e dalle infezioni, come fa in natura con insetti e uccellini, ti farà sentire a casa in un nido riparato dall'esterno che senti più tuo, ricaricando le tue energie fisiche e mentali, ti abbraccerà in un periodo di convalescenza dopo un'influenza o nella difficoltà del cambio di stagione, per dirti che “vai bene così, con i tuoi ritmi, e se vuoi far crescere prima i fiori delle foglie, puoi farlo, non sei strana, sei te stessa”.
Il Macerato Glicerinato estratto dalle gemme di Prugnolo ha come bersagli principali il sistema endocrino e quello immunitario. E' utile come attivatore dei sistemi di adattamento e coadiuvante in caso di rallentamento delle funzioni endocrine con stanchezza.
E' indicato:
– in pediatria nei bambini ipostenici nel ritardo di sviluppo, nelle infezioni recidivanti, nell'inappetenza, nei postumi delle vaccinazioni, unito all'Abete
– nella ridotta efficienza immunitaria con sequenze di infezioni virali e batteriche nel bambino e nell'adulto
– nella convalescenza dopo l'influenza o nel passaggio all'autunno e all'inverno
– nella stanchezza psicofisica dei soggetti ipostenici in caso di stress cronico, gravidanza, allattamento, lunghe convalescenze, affaticamento, astenia, unito alla Betulla verrucosa semi

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