Aggiornato il 28 dic 2023
Finite le feste: stomaci pieni, fegati affaticati, intestini in subbuglio e una sensazione di pesante stanchezza dilagante. Quale piante per uscire dalla palude e tornare ad abbracciare il nuovo anno con la vitalità e la lucidità che ci permettano di scegliere in quale direzione dirigerci in questo 2024?
Ho scelto per voi il Rosmarino, pianta così semplice e comune ma dalle incredibili proprietà, che lavora su fegato, intestino e ghiandole surrenali!
La Tintura Madre di Rosmarino è un buonissimo antiossidante e antinfiammatorio del fegato, dell'intestino e dell'endotelio dei nostri vasi sanguigni. Ci torna utile quindi nelle difficoltà digestive e nelle stipsi che derivano da stasi epato-biliare (nell'esperienza con i miei clienti, la maggior parte!), ma anche come drenante del fegato e della vescica biliare intossicata e infiammata che tende a sviluppare dolorosi calcoli, così come per contrastare flatulenza e meteorismo.
Supporta poi il fegato nella gestione di grassi e proteine, e può risultare quindi un valido supporto quando gli esami sono un po' sballati (colesterolo totale alto, colesterolo cattivo alto a discapito del colesterolo buono, acidi urici alti e dolori articolari).
Alcuni studi recenti hanno poi ritrovato in tutte le piante della famiglia delle Lamiaceae, in particolare Rosmarino e Melissa, la presenza di composti in grado di aiutare in caso di disturbi cognitivi e della memoria, come ad esempio l'acido rosmarinico.
Come avevamo detto infine la Tintura Madre di Rosmarino è in grado di dare una "spintarella" alle nostre ghiandole surrenali quando queste risultano un pochino scariche, dando sintomi come stanchezza, astenia, poca voglia di fare, sensazione di stallo e blocco con pesantezza, difficoltà a digerire e pressione bassa.
Anche il Macerato Glicerinato di Rosmarino ha un generale effetto tonico sull'organismo che ci aiuta in caso di stanchezza surrenalica e agisce come drenante epatico in caso di digestione lenta, disbiosi, stipsi, colesterolo e trigliceridi alti, acidi urici alti, tendenza a sviluppare calcoli e patologie del fegato o se assumiamo numerosi farmaci che danno al fegato tanto lavoro di smaltimento delle scorie.
Ma in più il Macerato Glicerinato di Rosmarino agisce sulle giunzioni strette dell'intestino, rinsaldando la parete e dando così un supporto fondamentale in caso di infiammazione intestinale e intolleranze alimentari. Migliora la permeabilità intestinale e riduce il malassorbimento di nutrienti che si verifica in numerose patologie, tra cui anche la sindrome dell'intestino irritabile, il morbo di Crohn e alcune anemie.
Il FitoEmbrioEstratto di Rosmarino, oltre a essere antiossidante e protettore epatico, è focalizzato sulla gestione delle tossine psichiche "tipo colla".
A seconda poi delle modalità di coltivazione e di estrazione, possiamo ottenere Oli Essenziali di Rosmarino con una concentrazione differente di molecole caratterizzanti, che chiamiamo Chemotipi.
A seconda del chemotipo che lo identifica, l'Olio Essenziale di Rosmarino viene utilizzato per scopi nettamente differenti: il Rosmarino a Cineolo è un antisettico dell'apparato respiratorio, antibatterico, antivirale, antitussivo, espettorante. Una goccina nel burro di karité lenisce velocissimamente i rossori da screpolatura intorno al naso dovuti al raffreddore.
L'Olio Essenziale di Rosmarino a Verbenone è un decongestionante epatico, ipocolesterolemizzante e lipolitico che riprende e potenzia le azioni della Tintura Madre (si possono anche mettere alcune gocce all'interno della tintura).
Infine l'Olio Essenziale di Rosmarino a Canfora è un analgesico e antinfiammatorio dell'apparato osteoarticolare e muscolare da usare nei dolori cronici.
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