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Gli Esami del Sangue per la Salute del Fegato

Gli Esami del Sangue per la Salute del Fegato

Aggiornato il 11 giu 2024

Il fegato è un organo importantissimo per il nostro organismo, che svolge diverse funzioni:
- escretrice, in quanto produce la bile che viene poi inviata alla colecisti
- metabolica, per la gestione dei macronutrienti: carboidrati, proteine e grassi
- depurativa, in quanto si occupa dell'eliminazione di molte sostanze che non servono o che sono addirittura dannose per il nostro organismo, come ad esempio la bilirubina prodotta dalla degradazione dei vecchi globuli rossi ed escreta attraverso feci e urine.

Se il fegato non sta bene, non lo manifesta subito apertamente come fanno di solito lo stomaco, l'intestino o i polmoni, ma ce ne accorgiamo solitamente dagli esami del sangue.
Ma quali esami del sangue controllare per conoscere lo stato di salute del nostro fegato?

Gli Esami del Sangue per la Salute del Fegato


Transaminasi

Sono gli enzimi che si trovano all'interno delle cellule del fegato. Se le cellule del fegato non stanno bene, questi fuoriescono e se ne vanno nel sangue, dove di conseguenza aumentano i loro livelli.
Se aumenta AST (detto anche GOT), potrebbe essere indice di qualche problema a livello di fegato o di cuore.
Se aumenta ALT (detto anche GPT), questo indica un problema a livello specifico di fegato.
A volte questi valori possono essere leggermente alti anche in seguito a un allenamento intenso, per questo si consiglia di fare gli esami del sangue dopo 1-2 giorni di riposo.
Di solito le Transaminasi ALT e AST sono inserite negli esami ematochimici di routine e, se i loro valori sono alterati, si procede con esami più specifici, come quelli che andremo ad elencare di seguito.

Gli Esami del Sangue per la Salute del Fegato


Gamma - GT

Se aumentano, indicano la presenza di una possibile ostruzione delle vie biliari con un possibile ristagno di bile.
Indicare un affaticamento epatico, in seguito al quale gli enzimi del fegato sono sottoposti a un super lavoro, per smaltire appunto una bile che tende a stagnare oppure in caso di assunzione esagerata di alcol.


Lattico deidrogenasi (LDH)

E' l'enzima che trasforma l'acido lattico in acido piruvico, che si trova non solo nel fegato ma in tanti tessuti deputati al metabolismo degli zuccheri.
E' alto in presenza di un danno in uno o più di questi tessuti: fegato, muscoli, cuore, reni...

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Bilirubina

All'interno di un altro organo, la milza, avviene la degradazione dei globuli rossi invecchiati. Praticamente, dei globuli rossi viene salvato il Ferro in essi contenuti mentre il resto viene scartato, e si forma come sostanza di scarto la cosiddetta Bilirubina. Dalla milza, attraverso le vie biliari, arriva al fegato, che la elabora e poi la elimina attraverso feci e urine.

La Bilirubina totale è la somma di due diverse forme, diretta e indiretta. Che differenza c'è tra Bilirubina Diretta e Indiretta?

- Bilirubina Indiretta è la sostanza di scarto che non è ancora passata attraverso le vie biliari e di conseguenza non è ancora stata elaborata dal fegato. Se i suoi livelli di alzano, è perché il fegato non è abbastanza efficiente nella sua gestione, non lavora bene, non riesce a metabolizzarla a Bilirubina Diretta nei tempi giusti, a causa di una disfunzione o di una patologia.

- Bilirubina Diretta è invece quella già modificata dal fegato, pronta per essere così eliminata attraverso feci e urine. Se i suoi livelli aumentano, significa che il fegato non riesce a inviarla ai siti preposti per essere poi eliminata, solitamente in seguito a una ostruzione delle vie biliari.

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Sali Biliari

Nella bile, gli acidi biliari prodotti dalle cellule epatiche a partire dal colesterolo si trovano sotto forma di sali, che servono per solubilizzare i grassi. Se ci sono pochi sali biliari, i grassi non vengono solubilizzati e possono dare origine per esempio a calcoli.
I valori dei sali biliari nel sangue possono aumentare o perché il fegato non funziona tanto bene o a causa di una ostruzione delle vie biliari che non permette loro di passare nell'intestino (per cui vengono riassorbiti nel circolo ematico).


Albumina

Viene prodotta dal fegato e subisce drastiche riduzioni in presenza di patologie epatiche. Ha funzione di trasporto di molte sostanze all'interno del circolo ematico ed è fondamentale anche per mantenere la pressione oncotica (di cui non si parla quasi mai - poverina! - ma che è quella cosa per cui il sangue rimane all'interno dei vasi circolatori e non se ne va in giro per il nostro corpo come un fiume che straripa, niente male direi!).
Se i suoi livelli sono troppo bassi, indicano un danno al fegato.
Le conseguenze più evidenti di una riduzione dei suoi valori sono proprio gli edemi, perché il liquido che compone il sangue tende a fuoriuscire dai vasi e ad accumularsi a livello di caviglie, cavità addominale, polmoni.

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PT e PPT

Un'altra funzione del fegato è quella di regolare la coagulazione, in poche parole come le cellule del nostro sangue sono in grado di intervenire velocemente per chiudere tagli e ferite.
PT (tempo di protrombina) e PPT (tempo di tromboplastina parziale) indicano il tempo impiegato per formare il coagulo.
Se sono alti, significa che il nostro meccanismo di coagulazione è un po' troppo lento e quindi potrebbe indicare qualche problema al fegato, responsabile della produzione dei fattori della coagulazione.


Alfa-fetoproteina (AFP)

Il fegato del feto produce tanta AFP fino alla trentaduesima settimana, quando le cellule epatiche si stanno replicando molto velocemente per dare origine a un nuovo meraviglioso piccolo fegato.
Nell'adulto, AFP aumenta solo quando le cellule del fegato si stanno replicando molto velocemente, ovvero generalmente in caso di:
- cirrosi: a causa di qualche problematica, alcune cellule del fegato si stanno distruggendo e quindi è necessario produrne delle nuove per rigenerarlo.
- epatite: a causa dell'attacco di un virus, sono state distrutte alcune cellule del fegato, che è necessario rigenerare
- tumori epatici, in quanto le cellule tumorali si replicano più velocemente delle cellule normali

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Antigene Carcinoembrionario (CEA)

E' un marker tumorale non specifico per il fegato, ma per fegato e intestino.


Alfa 1 Antitripsina (ATT)

La Tripsina è un enzima che è in grado di scindere le proteine. Tuttavia, deve essere controllato, perché altrimenti potrebbe danneggiare anche le proteine che costituiscono i nostri organi.
Per questo esiste l'Alfa 1 Antitripsina, che controlla e va a bloccare la Tripsina quando serve.
Se i livelli di Alfa 1 Antitripsina diminuiscono, la Tripsina fuori controllo potrebbe danneggiare tessuti come quello epatico o quello polmonare.
A volte esistono cirrosi non dovute ad alcolismo o a virus, ma a carenza di Alfa 1 Antitripsina. Per questo, a volte, in soggetti giovani che non consumano alcol e non hanno contratto epatiti, ma che hanno cirrosi o enfisemi polmonari, si vanno a valutare i valori di questa sostanza.

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Ceruloplasmina

La ceruloplasmina è la proteina che trasporta il Rame all'interno del nostro organismo. Se geneticamente si hanno livelli bassi di questa proteina, allora il Rame si accumula nei tessuti (fegato, occhi, cervello e altri organi) dando origine a diversi disturbi, che vengono indicati sotto il nome di Malattia di Wilson.
Per esempio, un soggetto giovane che presenta un'epatite di cui non si conoscono le cause potrebbe essere affetto da Malattia di Wilson da deficit di ceruloplasmina e quindi avrà bassi livelli di questa proteina nel sangue. La sua terapia sarà costituita da Chelanti del Rame.


Ferro Sierico o Sideremia

In presenza di cirrosi di cui non si conoscono le cause, si può testare il Ferro Sierico, ovvero quello che si deposita a livello degli organi, in particolare a livello del fegato.
Normalmente il Ferro viene assorbito finché c'è carenza o necessità per l'organismo, il restante viene eliminato. In presenza di una patologia detta Emocromatosi (che può dare origine anche a cirrosi epatica), viene perso questo meccanismo di controllo e quindi il Ferro viene continuamente assorbito fino a diventare tossico.
Siamo abituati a testare la sideremia sperando che i suoi valori non siano troppo bassi, indicando la presenza di anemia. Ma nell'emocromatosi, che può dare disturbi epatici, i suoi livelli sono troppo alti. La terapia indicata è soprattutto di Chelanti del Ferro.

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